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Il 7 maggio Parigi rilancerà
l’Unione Europea
Di Corrado
De Rinaldis Saponaro
Da un po‘
di tempo gli Europeisti convinti, come noi, sono turbati dall'ansia del
possibile disfacimento dell'Unione a causa della lunga crisi economica che
abbiamo vissuto, degli immigrati, che a vario titolo, vengono in Europa per
garantirsi una vita migliore, dei nazionalismi che riaffiorano in molte
nazioni e per la scelta fatta dagli Inglesi con la Brexit.
I populisti europei, che hanno nella Le Pen un punto di riferimento, dovranno
valutare la volontà del popolo francese in caso di vittoria di Macron, che noi auspichiamo sin dal primo turno, e come i
sondaggi ci dicono, che le politiche di chiusura nei propri confini
rappresentano una rinuncia al futuro, mentre politiche di sane
globalizzazioni, di dialogo multirazziale che è presente nelle democrazie più
avanzate oltre alla costruzione, dopo 60 anni, di una Europa meno
burocratizzata e più politica, una Europa dove trionfi la collaborazione, la
solidarietà e l'interesse comune di diventare sempre di più qualcosa di
"unico" che sappia essere protagonista nello scenario
internazionale, in profondo cambiamento, e che abbia un ruolo fondamentale,
ruolo che non può che non essere di forte alleanza e collaborazione con gli
Stati Uniti d'America.
I Repubblicani hanno, nella loro storia, sempre sostenuto politiche
Europeiste ed Atlantiste ed oggi sono sempre più convinti che sia la strada
giusta da seguire.
A Macron, figlio della generazione degli anni
settanta i giovani di erasmus, auguriamo di
rappresentare in Europa una politica che unisca sempre di più i popoli per
realizzare finalmente quanto sessanta anni fa abbiamo tutti voluto con
entusiasmo.
Roma, 5
maggio 2017
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